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Sette porte sono quelle che danno accesso all’enclave della cattedrale, tuttavia ne sono tre che non corrispondono alla progettazione iniziale della cattedrale: la Puerta del Perdón, che era l’antico ingresso della moschea; la Lucertola, che era un accesso al Patio de los Naranjos e il Tabernacolo, che era l’ingresso della Chiesa omonima. Ciò significa che la Cattedrale gotica è stata concepita con sette porte, un numero magico che non è stato scelto a caso, e che mette in risalto il simbolismo che circondava le cattedrali medievali.

Va anche notato che per la prima volta nella storia ci sono due porte che fiancheggiano la cappella principale, distribuzione che sarà copiata nella Cattedrale di Città del Messico.

A partire dalla facciata ovest, la facciata a piedi, che si affaccia sull’Avenida de la Constitución, si aprono tre portali: la Puerta de la Asunción, la Puerta del Bautismo e la Puerta de San Miguel. C’è una quarta porta in questa ala, ma appartiene alla Chiesa del Sagrario, non alla Cattedrale. Sulla facciata sud, al confine con la via Fray Ceferino González, si trova la Puerta del Príncipe. Sulla facciata est, la testata, si trovano la Puerta de las Campanillas, la Puerta de Palos e la Puerta del Lagarto, a cui si accede da Plaza Virgen de los Reyes. E sulla facciata nord, parallela a Calle Alemanes, si trova la Puerta del Perdón e all’interno del cortile degli aranci la Porta de la Concepción.

Puerta de la Asunción (Porta dell’Assunta)

È il portale principale della Cattedrale di Siviglia, il più grande, e si trova nella navata centrale, fiancheggiata dalla Puerta del Bautismo e dalla Puerta de San Miguel e rimase incompiuta fino alla fine del XIX secolo. Il suo nome attuale deriva dall’iconografia del timpano, dove la Vergine è rappresentata, circondata da angeli, a braccia aperte. Negli archivolti e nelle lesene si possono identificare, tra altri, a Maria Maddalena, San Paolo, San Tommaso d’Aquino, Sant’Ambrogio, San Francesco d’Assisi, San Giuda Tadeo, San Giuseppe, San Pietro, San Giovanni Battista, ecc. Questo portale era riservato alle visite cerimoniali e alle visite ecclesiastiche di alto rango.

Puerta Bautismo

Puerta del Bautismo
(Porta del Battesimo)

Si trova a sinistra della facciata principale. Costruita nel XV secolo in stile gotico, fu, insieme a quella di San Miguel, la prima ad essere costruita. Deve il suo nome sia all’altorilievo che presiede la porta che rappresenta la scena del Battesimo di Cristo nel fiume Giordano, sia al fatto che è la porta più vicina alla cappella battesimale. Nei suoi stipiti, in terracotta, compaiono Santa Justa, Santa Rufina, San Fulgencio, San Isidoro, San Leandro e Santa Florentina.

Puerta de San Miguel

Puerta del Nacimiento o de San Miguel (Porta della Nascita o di San Miguel)

Identico nella struttura alla porta del Battesimo, deve il suo nome al fatto che sul timpano è rappresentata la Nascita di Gesù Bambino. Entrambe le porte avevano lo scopo di favorire l’ingresso dei fedeli al tempio. È popolarmente conosciuta come Puerta de San Miguel perché si trova di fronte alla porta del Colegio de San Miguel, essempio delle scuole universitarie fondate da Alfonso X “El Sabio”. Il resto dell’iconografia della porta si concentra, fondamentalmente, sul Nuovo Testamento.

Puerta de San Cristóbal o del Príncipe
(Porta di San Cristoforo o del Principe)

Questa porta, che conduce all’estremità meridionale del transetto, è stata completata all’inizio del XX secolo in stile neogotico e si trova di fronte all’Archivo de Indias. È popolarmente conosciuta come la Puerta del Príncipe perché era quella usata dai re per la sua vicinanza al Alcázar, la residenza reale. Si vede che manca decorazione scultorea. Di fronte alla porta si trova, dal 2011, la copia del Giraldillo che è stata utilizzata nel restauro dell’originale all’inizio del XXI secolo. Durante la Settimana Santa è possibile accedere alla Cattedrale per assistere al passaggio delle confraternite sivigliane nel silenzio sepolcrale del tempio. È curioso che l’invocazione di San Cristoforo sia stata respinta dalla Chiesa a metà del XX secolo, lasciandola fuori dai santi cattolici.

Puerta de Campanillas

Puerta de las Campanillas
(Porta delle campanelle)

È una delle due porte che si trovano nella testata, accanto alla Cappella Reale. Il suo nome deriva dalle campane che chiamavano al lavoro gli operai che stavano costruendo la Cattedrale. Tuttavia, sul timpano è rappresentato il Santo Ingresso a Gerusalemme, che dovrebbe essere colui che le ha dato il nome. A completare l’iconografia della porta appaiono anche sculture di profeti e angeli.

Puerta de la Adoración de los Magos

Puerta de Palos o de los Reyes Magos (Porta dei Bastoni o dei Re Magi)

Nonostante nel timpano di questa porta, che si trova dall’altra parte della Cappella Reale e ai piedi della Giralda, si possa vedere una scena con l’Epifania, è popolarmente conosciuta come Puerta de Palos, nome che, pare, derivi dal legno che fu immagazzinato quì durante la costruzione della Cattedrale. È la porta attraverso la quale le confraternite lasciano la Cattedrale durante la Settimana Santa. Attualmente è la porta che si apre per gli sposi che si sposano nella Cappella Reale.

Puerta Sagrario

Puerta del Sagrario (Porta del Tabernacolo)

Realizzata alla fine del 1600, per dare accesso dall’interno del Duomo alla Iglesia del Sagrario (Chiesa del Tabernacolo) di recente costruzione. È una porta solenne di stile rinascimentale dove compaiono San Fernando, Santa Justa e Rufina, San Isidoro e San Leandro.

Detalles Puerta Sagrario
Puerta del Lagarto

Puerta del Lagarto
(Porta della Lucertola)

È una semplice porta che collega la Cattedrale con una delle gallerie del Patio de los Naranjos (Cortile degli Aranci). È famoso perché ci sono appesi due degli oggetti più ricercati della Cattedrale: il coccodrillo di legno, che dà il nome alla porta, e la zanna di elefante. Le nostre guide faranno divertire i visitatori raccontando aneddoti e leggende che questi oggetti esotici nascondono all’interno di uno spazio sacro.

Puerta Concepción

Puerta de la Concepción
(Porta della Concezione)

Completata alla fine del XIX secolo, è la porta che dà accesso al Patio de los Naranjos dall’estremità nord del transetto. Un’Immacolata lo custodisce, da cui il nome. Va ricordato che Siviglia è stata la prima città al mondo a giurare il voto di sangue Concezionista a Puro e Pulito all’inizio del XVII secolo, e che un vaso di gigli, simbolo anche Concezionista, è l’emblema del Capitolo della Cattedrale. L’iconografia della porta si conclude con gli Apostoli e il Cristo Re.

Puerta del Perdón
(Porta del Perdono)

Si trova nella strada Alemanes, un arco a ferro di cavallo appuntito dà accesso al Patio de los Naranjos.
 La Puerta del Perdón è la porta più antica del recinto e anche la più esotica. Fu costruita alla fine del XII secolo, poiché si conservano ancora l’ingresso della moschea almohade e la decorazione dell’epoca e le porte di bronzo con atauriques e versetti del Corano. Per questo si può giustamente affermare che non è una porta della Cattedrale.
 Il rilievo principale rappresenta la cacciata dei Mercanti dal Tempio ed è accompagnato dalle sculture dell’Arcangelo Gabriele, della Vergine, di San Pietro, di San Paolo, quest’ultimo sorretto da una terza mano. È tradizione che i visitatori possano scoprire la posizione di questa mano. 
Il suo nome risale all’inizio del XV secolo, nome molto comune nelle porte dei templi spagnoli in quanto è l’accesso per coloro che si pentono dei propri peccati.

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